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CHI SONO 

Nasce a Genova il 5 marzo del 1971.
Dopo il diploma da tecnico industriale alterna una decade di disoccupazione precariato e attività sportiva.
In questi anni si avvicina alla militanza politica antagonista nei centri sociali e nei circoli anarchici, ambienti libertari ricchi di stimoli creativi e artistici, dove entra in contatto con scultori girovaghi del nord europa. È negli spazi occupati che inizia ad assemblare scarti industriali, per gioco ed emulazione, sino a trovare nella scultura un mezzo efficace per colmare la sua naturale bulimia esistenziale.
Esente da radici artistiche ben precise, persegue la sperimentazione attraverso i materiali piu' vari, plastica, legno, cemento e metalli, in questi ultimi trova la sua materia primigenia, la sintesi tra forma, memoria e materia.

Nella sua produzione la realtà costituisce il punto di vista privilegiato, da qui partono le teste di animale, le maschere esistenziali e le steli

dell'impotenza, per arrivare poi al volti umani tanto iperrealistici nell'espressività che surreali nella composizione.
Attualmente la ricerca estetica risente, più evidentemente, dell'influsso dei grandi maestri neoclassici, cosi da intendersi gli "Incompiuti di Donna" e la rivisitazione del mito di "Perseo", in cui si cogniugano nuovi vertici espressivi e ripiegamenti riflessivi, che certo preluduno a un nuovo slancio creativo,
Per comprendere l'intensità simbolica delle sculture è necessario andare oltre i soggetti rappresentati mediante i singoli pezzi usati e la loro relazione nella vita comune. I rifiuti provengono dai mezzi di produzione e dai prodotti di consumo e vengono invitati a rinnegare il propio essere produttivo e consumistico, per rivevire in chiave allegorica. Recuperare ed assemblare per sovvertire il senso comune delle cose, una metafora ricorrente come antidoto alla deriva sociale del nostro tempo.

 

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